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I sei aspetti chiave dopo Portimao

Wednesday, 12 August 2020 09:21 GMT

Analizziamo il Round Motul del Portogallo e cosa ci ha consegnato il fine settimana vissuto in Algarve.

Altro fine settimana eccezionale nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2020. Il Round Motul del Portogallo andato in scena a Portimao ha visto grandi ritorni e anche i primi segnali di difficoltà per alcuni piloti e team.

Rivitalizzato. Ringiovanito. Rea

Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) è tornato alla grande dopo il suo peggior risultato dal 2014, quello conquistato a Jerez. Arrivato in Portogallo con il sesto posto portato a casa in Spagna e con un ritardo di 24 punti dal leader della classifica Scott Redding (ARUBA.IT Racing – Ducati), al termine del weekend portoghese si ritrova con quattro punti di vantaggio e con la prima tripletta dell’anno ha ricordato a tutti di che pasta è fatto. Ormai dovremmo saperlo bene, mai sottovalutarlo o darlo per sconfitto.

Non saranno tutte rose e fiori per Ducati

Finora la stagione da esordiente di Scott Redding è stata fenomenale: nelle prime sei gare dell’anno è salito sul podio e ha vinto due gare a Jerez. A Portimao in Gara 1 è arrivato soltanto settimo. Nel corso del fine settimana si è migliorato molto e ha limitato i danni con il secondo posto in Gara 2. Anche il suo compagno di box Chaz Davies ha fatto fatica; Ducati non può permettersi altri passi falsi e già da Aragon punta a invertire la tendenza.

Baz torna a crederci

Come nel caso di Rea, conosciamo bene anche Loris Baz (Ten Kate Racing Yamaha): è un ottimo pilota e ha un talento eccezionale. Lui e il team Ten Kate Yamaha hanno lavorato senza sosta per tornare sul podio e nella Tissot Superpole Race ci sono riusciti. Baz è salito sul podio per la prima volta dal 2014, il team non arrivava tra i primi tre dal 2016. Ora la pressione è molto minore. La fiducia acquisita potrebbe portare Baz ad altri podi. È soprattutto una questione di testa.

Rinaldi c’è e vuole continuare a esserci

Sarebbe stato semplice considerare il risultato in Gara 2 a Jerez di Michael Ruben Rinaldi (Team GOELEVEN) come il risultato di una corsa strana, su una pista che gli piace e su cui Ducati va bene. A Portimao la sua è stata la miglior Ducati in Superpole e anche in Gara 1 con due piazzamenti tra i primi sei in Gara 1 e in Gara 2. Il riminese cresce di statura ogni giorno che passa, si mette alle spalle piloti ufficiali ed è il principale avversario di Loris Baz nella lotta per il primo posto tra gli Indipendenti. Presto inizieranno le discussioni con lui in ottica 2021…

Primo obiettivo: arrivare al traguardo…

Nel WorldSBK c’è solo una squadra i cui piloti quest’anno sono sempre arrivati al traguardo: si tratta del Team HRC. Alvaro Bautista e Leon Haslam non hanno mai mancato l’appuntamento con la bandiera a scacchi. Questo è esattamente ciò che serve per sviluppare la moto; dall’acquisizione all’analisi dei dati raccolti per migliorare costantemente. Non c’è quindi da meravigliarsi se Bautista a Portimao è tornato tra i primi cinque. HRC sta lavorando a lungo termine e lo sta facendo bene.

È arrivato il momento dei debuttanti…

Nelle posizioni che contano là davanti oltre a Scott Redding ci sono altri esordienti che sono in grado di dimostrare tutto il loro valore. Garrett Gerloff (GRT Yamaha WorldSBK Junior Team) ancora una volta è arrivato tra i primi dieci, nonostante il contatto avvenuto in Gara 2 con Xavi Fores (Kawasaki Puccetti Racing) e il suo compagno di squadra Federico Caricasulo: in Gara 2 ha portato a casa un nono posto che finora rappresenta anche il suo miglior risultato in carriera. Quanto tempo sarà necessario ancora per vederli lottare costantemente nelle prime dieci posizioni?

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